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Scorri e scopri gli altri articoli del Blog dei detersivi ecologici Verdevero:

Oppure scrivi qui sotto quello che cerchi:

Lo spazzolino elettrico lo pulisci nel modo corretto? Prova con questi consigli…

 ⚛ Tipo di macchia: 

Organico e calcare.

 🕝Tempo necessario: 

30 minuti circa.

👚 Tipo di materiale:

Plastica, gomma, nylon, parti metalliche.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Acqua, bicarbonato, detergente all’ossigeno attivo.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

  1. PASSO 1
    Le parti in plastica dell’apparecchio le puoi pulire con un Panno in Microfibra MULTI e USAMIX.
  2. PASSO 2
    Per le testine (spazzolini) fai bollire un pentolino d’acqua, spegni e versaci un po’ di BICARBONATO, immergici le testine e mescola. Nel tempo che il BICARBONATO impiega a sciogliersi, avrai pulito le tue testine.
  3. PASSO 3
    Per la parte interna (dove si innesta nell’impugnatura) potresti aver bisogno di pulire con una spazzolina o uno stuzzicadenti.
  4. PASSO 4
    Infine sciacquali e saranno nuovamente pronti all’uso!

 

 

Biodegradabile oltre il 90%
Parliamoci chiaro: riferito a un detersivo non significa una cippa!

Vediamo perché…

Ti sarà capitato di leggere sull’etichetta di un detersivo la scritta BIODEGRADABILE oltre il 90%.

Se pensi che puoi stare tranquilla perché hai in mano un prodotto poco inquinante stai commettendo un grave errore.

Infatti si tratta di una dicitura che può generare confusione facendo pensare ad un prodotto “ecologico” quando il prodotto ecologico non è.

Ma allora cosa significa Biodegradabile oltre il 90%?

Qui corro il rischio di fare un pippone noioso con termini tecnici, ma sarà necessario per comprendere il problema, e smetterla di farti prendere in giro da questa frasetta magica.

La parola “biodegradabilità” senza ulteriori precisazioni risulta ambigua e poco precisa, ma in linea generale sta a significare la demolizione di un composto da una struttura complessa a una struttura semplice.

Parlando di detersivi, non possiamo fare a meno di fare riferimento ai 3 tipi di biodegradabiltà diversa e di precisare che in nessun caso si prende inconsiderazione la biodegradabilità dell’intero prodotto ma solo quella dei tensioattivi che lo compongono.

E i tensioattivi sono la minima parte della formula di un detersivo.

Ma vediamo le 3 biodegradabilità di un detersivo:

1)       Biodegradabilità aerobica primaria

È la trasformazione del tensioattivo da parte di microorganismi in presenza di ossigeno.

È la più semplice che si verifica ma è una semplice rottura delle molecole del tensioattivo.

In questo caso, non è detto che le molecole ottenute siano meno inquinanti di quelle di partenza.

La normativa dice: “[…] «biodegradazione primaria» è la modifica strutturale (trasformazione) di un tensioattivo da parte di microrganismi che ne provoca la perdita delle proprietà tensioattive a causa della degradazione della sostanza madre e la conseguente perdita della proprietà tensioattiva […]”
(Reg. Cee 648/2004 – Art 2,7)
“La biodegradabilità primaria si considera soddisfacente a un livello minimo dell’80 % […]“
(Reg CE 648/2004 – Allegato II)

Questa è la biodegradabilità considerata nel DL 136 del 26/4/1983, ormai non più in vigore, a cui faceva riferimento la dichiarazione “Biodegradabile oltre il 90%” riportata in etichetta dai detersivi:

“È vietata la produzione, la detenzione, la immissione in commercio, l’introduzione nel territorio dello Stato e l’uso da parte degli stabilimenti industriali o degli esercizi pubblici di detersivi quando la biodegradabilità media dei tensioattivi sintetici in essi contenuti sia inferiore al 90 per cento […]”
(DL 136/1983 – Art. 2)

In sintesi…

Quando trovi la scritta BIODEGRADABILE OLTRE IL 90% significa solamente che il prodotto è conforme a questa legge.

Non significa che è ecologico.

Non solo, questa normativa è superata.

Il regolamento europeo 648/04 attualmente in vigore introduce infatti un secondo tipo di biodegradabilità, la Biodegradabilità aerobica totale.

2)       Biodegradabilità aerobica totale (mineralizzazione)

È la biodegradazione che si ottiene quando il tensioattivo viene distrutto completamente e trasformato in biossido di carbonio, acqua e sali minerali.

“La biodegradabilità dei tensioattivi nei detergenti si considera soddisfacente se il livello di biodegradabilità (mineralizzazione) misurato […] è almeno del 60% entro un termine di ventotto giorni […]”
(Reg. CEE 648/04 – Allegato III)

In sintesi…

L’attuale regolamento prevede che tutti i tensioattivi utilizzati per creare un detersivo diventino sali minerali, biossido di sodio e acqua.

Per misurare se questo fenomeno si avvera, si verifica se entro 28 giorni i tensioattivi si sono mineralizzati almeno del 60%.

Anche questo secondo criterio si applica a tutti i detersivi in commercio, ecologici e petrolchimici, e un detersivo che lo rispetta non è un detersivo ecologico.

Fino a qui le regole a cui si attengono tutti i detersivi in commercio.

È chiaro che la scritta BIODEGRADABILE riportata nei detersivi non indica che il prodotto è ecologico

Entriamo ora nell’ambito dei detersivi ecologici e della normativa di riferimento, la normativa Ecolabel.

Non è raro che i tensioattivi non si degradino completamente in acqua, e cioè in ambiente aerobico.

E cosa succede quando raggiungono i fanghi di fiumi, laghi e mari e cioè gli ambienti anaerobici?

Semplice: rimangono lì a inquinare.

È questo il motivo che ha spinto a creare la Commissione Ecolabel e analizzare la capacità di degradazione dei tensioattivi anche in ambiente anaerobico.

Qui entriamo nel campo dei detersivi ecologici e della biodegradabilità anaerobica.

3)       Biodegradabilità anaerobica

È la biodegradabilità che si ottiene anche in ambienti privi di ossigeno.

Fondi e fanghi di fiumi, laghi e mari.

Un detersivo per essere ecologico deve garantire la degradabilità finale in condizioni anaerobiche di almeno il 60%.

La verifica di tale criterio avviene grazie alla pubblicazione di una lista degli ingredienti, una “DID list” (Detergent Ingredient Database) nella quale è indicato se un certo tensioattivo è biodegradabile anaerobicamente o meno.

Se l’ingrediente non è presente nella lista allora non si può usare per un detersivo che si vuole chiamare ecologico.

Se i produttori di detersivi petrolchimici inserissero la lista degli ingredienti in etichetta sarebbe molto semplice verificare l’ecologicità del prodotto.

Purtroppo non lo fanno.

La Biodegradabilità anaerobica dei tensioattivi non è richiesta per prodotti convenzionali petrolchimici, ma solo per quelli che intendono certificarsi secondo lo standard Ecolabel e gli altri standard più stringenti che fanno comunque riferimento ai criteri Ecolabel.
(ICEA-AIAB-BIOCERT)

Ora ti è chiaro che quando ti scrivono Biodegradabile oltre il 90% in etichetta in realtà ti stanno prendendo in giro e facendo credere di avere in mano un detersivo ecologico.

Oltre a questo dobbiamo fare un’altra precisazione: per essere un vero detersivo ecologico non basta garantire la biodegradabilità totale anaerobica ma…

Bisogna prendere in considerazione anche la tossicità del prodotto.

Non basta pensare a come si degrada il detersivo ma anche a quanto è tossico e quanti danni combina mentre si trova in acqua e si degrada.

Questa valutazione viene fatta attraverso il il calcolo del Volume Critico di Diluizione VCDtox.

La formula per calcolarla è la seguente:

VCD tox (ingrediente)        Peso ingrediente  x  Fattore di carico (LF)        X 1000
Effetto di lungo termine (LTE)

Il risultato di questo calcolo è un valore che rappresenta la quantità di acqua minima necessaria per rendere innocua una dose standard di detergente per gli organismo acquatici.

Ci dice quanta acqua serve aggiungere a una dose di prodotto perché quell’acqua sia di nuovo vivibile per gli organismi acquatici.

Pulire la moka con il detersivo non è una pratica diffusa, per fortuna… Ma di tanto in tanto potrebbe essere opportuno decalcificarla per ottenere un caffè più buono, in meno tempo e preservando la moka per lunghissimo tempo.

Il procedimento per decalcificare la moka è facile e veloce. Ecco come procedere:

  1. Metti un cucchiaino di ACIDO CITRICO nel serbatoio della moka e aggiungi acqua come se la stessi preparando per un normale caffè
  2. Inserisci il filtro (lasciandolo vuoto)

  3. mettila nel fuoco come se stessi preparando un vero caffè.

  4. Quando l’acqua sarà passata per il filtro avrà svolto insieme all’ACIDO CITRICO, la sua azione di pulizia e decalcificazione.

  5. Non preoccuparti se il primo caffè che farai dopo questo procedimento avrà un sapore diverso dal solito. Al caffè successivo tornerà tutto come prima.

Nota: la soluzione migliore è l’acido citrico e non l’aceto come ti può essere capitato di leggere. Questo perché, seppure l’aceto è una soluzione ecologica, l’acido citrico inquina 53 volte di meno le falde acquifere.

Problema:

L’orrore delle mamme che hanno bambini piccoli che vogliono emulare Cristianko Ronaldo sono le macchie di fango. Non se segui il blog di Verdevero però… Ecco un facile trucchetto per pulire il fango dai vestiti.

La soluzione ecologica:

Sgrassatore ecologico e sapone vegetale.

⚛ Tipo di macchia:

Organico, fango.

Tempo necessario:

10 minuti + ciclo di lavaggio in lavatrice.

Tipo di materiale:

Cotone.

Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

 Ingredienti che puoi usare:

Sgrassatore ecologico e sapone vegetale.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Puoi procedere in questo modo:

1. Spruzza GRINTA direttamente sulla macchia e lascia agire per 5 minuti

2. A questo punto strofina SMACCHIETTA sulla macchia fino a ottenere una schiumetta marrone
Se necessario puoi continuare a strofinare per qualche secondo fibra contro fibra per rimuovere gli eventuali ultimi residui di sporco.

3. Il capo ora è pronto per essere messo in lavatrice per un normale lavaggio con BEIPANNI.
Scegli la temperatura da impostare in base alle indicazioni in etichetta.

4. Se i capi sono bianchi o colorati con colori tenui e leggeri aggiungi una dose di BIOBIANCO al lavaggio

 

Problema:

La macchina del caffè è una di quelle cose che formano più facilmente il calcare.

La soluzione ecologica:

Acqua e acido citrico.

⚛ Tipo di macchia:

Calcare.

🕝Tempo necessario:

15/20 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Metallo e plastica.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Acqua e acido citrico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Puoi procedere in questo modo:

  1. versa 120ml di soluzione a base di ACIDO CITRICO al 15% nella vaschetta dell’acqua

  2. aggiungi 120ml di acqua

  3. metti in funzione la macchina a vuoto (esatto, proprio come se stessi facendo un caffè!) fino a che non termina la soluzione che avevi inserito nella vaschetta.

  4. Dopodiché aggiungi 200/250ml di acqua nella vaschetta dell’acqua della macchina e azionala nuovamente a vuoto per sciacquarla.

Ripeti l’operazione una volta al mese per decalcificare la macchina del caffè.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare prodotti troppo acidi come l’aceto.

 

Problema:

Spesso mettiamo i vasi di fiori a decorare il davanzale, ma se non li puliamo costantemente possono lasciare macchie.

La soluzione ecologica:

Acqua e acido citrico.

⚛ Tipo di macchia:

Organico e calcare.

Tempo necessario:

15/20 minuti.

Tipo di materiale:

Pietra naturale levigata.

Impegno necessario:

Difficoltà 4 di 10

 Ingredienti che puoi usare:

Acqua e acido citrico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Puoi procedere in questo modo:

1. Metti da parte dell’acqua;

2. Versa un po’ di Lemontrì sulla EvoSponge;

3. Gratta bene le parti macchiate, senza soffermarti troppo, e sciacqua subito con dell’acqua;

4. Ripeti questa operazione, avendo cura di strofinare energicamente per qualche secondo e poi sciacquare velocemente, è molto importante che Lemontrì non resti a contatto con la pietra per troppo tempo.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare prodotti troppo acidi come l’aceto.

 

Problema:

A volte non hai molto tempo di asciugare i pezzi del Bimby quando lo pulisci, e si può formare del calcare.

La soluzione ecologica:

Acqua e acido citrico.

⚛ Tipo di macchia:

Calcare.

Tipo di materiale:

Alluminio.

Tempo necessario:

15 minuti.

Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

 Ingredienti che puoi usare:

Acqua e acido citrico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Puoi procedere in questo modo:

1. Bagna la EvoSponge con un po’ di Lemontrì;

2. Gratta bene le parti con il calcare;

3. Sciacqua bene con un Panno MULTI in Microfibra bagnato e ben strizzato.

☑ Cosa non fare mai:
Non lasciare spesso le parti ad asciugare da sole, passaci il Panno MULTI!

 

Pulire le tende da sole è per molte persone un vero incubo!

Le tende da sole sono sempre esposte alle intemperie, all’inquinamento e… ai ricordini degli animali.

Sia per un corretto mantenimento del tessuto, sia per l’igiene e la pulizia, è fondamentale aver cura delle tende da sole.

E la bella notizia è che lo puoi fare in modo ecologico.

Cosa ti serve per pulire le tende da sole in modo ecologico

Per pulire le tende servono dai 30 ai 40 minuti. I tessuti su cui si applica questo metodo sono il cotono o il lino. Ti servirà una scopa o un’aspirapolvere, del CARBONATO DI SODIO Verdevero, acqua e una spugna leggermente abrasiva, come EVOSPONGE.

La tecnica veloce per pulire le tende da sole senza rimuoverle

Per prima cosa devi spolverarle, rimuovendo polvere e residui che le appesantiscono: puoi fare questa azione con un’aspirapolvere se la superficie te lo permette, altrimenti con una scopa tradizionale o con una scopa rimuovi polvere. Munisciti poi di una canna dell’acqua e accertati di applicare questo metodo quando le tende da sole sono all’ombra.

  1. Metti 3 cucchiai di CARBONATO DI SODIO in 3 litri di acqua calda;
  2. Strofina la tenda con una spugna imbevuta in questa soluzione (se è molto ampia puoi usare una scopa, oppure la vecchia spazzola per la schiena che si usa per fare la doccia);
  3. Fai in modo che non si asciughi questa soluzione sulla tenda (lavala in un momento d’ombra);
  4. Una volta strofinata per qualche minuto, risciacqua con il tubo dell’acqua.

Le macchie verdi e la muffa sulle tende da sole

Quando si forma questo tipo di macchia sulle tende da sole, se riusciamo facilmente ad arrivare nel punto in cui si è formata, si procede così:

  1. Inumidire la superficie della macchia;
  2. Spruzzare USAMIX, e coprire con un po’ di pellicola;
  3. Lasciare agire per venti minuti circa;
  4. Risciacqua con la canna dell’acqua;
  5. Se la macchia c’è ancora, passare la macchia con AMANì, detergente piatti neutro: strofinare bene, quindi risciacquare.

Se le tue tende da sole possono essere smontate

In questo caso, non ti resta che fare un pre-ammollo di mezza giornata in acqua calda con BIOBIANCO; quindi procedi con un normale lavaggio a 60 gradi con BEIPANNI e BIOBIANCO.

Una volta lavate rimontale ancora bagnate, asciugheranno tornando in piega!

I prodotti consigliati da Fabrizio di Verdevero per pulire le tende

 

 

 

 

 

Problema:

Vecchi oggetti in ottone in casa che non sai come pulire, e non li vuoi rovinare perché sono ricordi? Prova così…

La soluzione ecologica:

Acido citrico.

⚛ Tipo di macchia:

Ossidazione e normale usura.

🕝Tempo necessario:

15 o 30 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Ottone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Acido citrico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Procedi in questo modo:

  1. bagna il Panno MULTI in Microfibra con Lemontrì;
  2. strofina l’ottone energicamente per rimuovere le parti imbrunite;
  3. ripeti l’operazione se necessario, finché torna lucido.

Se non hai Lemontrì a casa, puoi fare questo lavoro anche con una soluzione di Acido Citrico al 15%.

☑ Cosa non fare mai:

Non usare altri prodotti specifici, sono molto inquinanti

Problema:

Hai deciso di sederti sulla panchina sbagliata e hai trovato una gomma da masticare incollata ai vestiti? Oppure il tuo bimbo ama giocarci e ha combinato un pasticcio… Ecco come rimuoverla.

La soluzione ecologica:

Ghiaccio (congelamento).

⚛ Tipo di macchia:

Gomma da masticare.

🕝Tempo necessario:

Dai 60 minuti in su.

👚 Tipo di materiale:

Cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 6 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Ghiaccio.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti il capo in freezer e attendi almeno un’ora prima di tirarlo fuori.i di acqua e lava il pavimento.

Tira fuori il capo e cerca di grattare via il chewingum senza scaldarlo.

Se dovesse essere entrato un po’ nelle trame del tessuto, puoi acquistare una bomboletta di ghiaccio spray (quello che si usa per gli infortuni sportivi), spruzzare la gomma e spazzolare con una spazzola per tessuti finché l’avrai completamente rimossa.

☑ Cosa non fare mai:

Non usare alcool e fai attenzione a non scaldarla.

Hai deciso di non utilizzare più le classiche bottiglie di plastica monouso e utilizzare bottiglie di vetro ma non sai come pulire le bottiglie?

Ecco come fare per pulire le bottiglie di vetro per l’acqua:

  • fai un lavaggio di tanto in tanto con acqua e BICARBONATO;
  • se non le usi da qualche tempo, falle bollire prima di riutilizzarle.

ImportanteL’acqua delle casette è buona ma accertati che vengano effettuati controlli periodici dei filtri e dell’impianto altrimenti si corre il rischio di bere acqua contaminata.

Per quanto riguarda l’acqua filtrata in casa ormai ci sono degli impianti di qualità e le aziende che li forniscono danno anche un servizio di controllo e sostituzione filtri costante che garantisce che l’acqua sia pulita.

Oltre a lavare le bottiglie di tanto in tanto con acqua e bicarbonato, accertati di non lasciarle inutilizzate per lungo tempo.

Il rischio di lasciarle inutilizzate è che all’interno delle bottiglie si formino delle cariche batteriche.

Se hai qualsiasi dubbio che possa essere successo allora hai di fronte a te due soluzioni a seconda degli strumenti che hai.

Hai pentole abbastanza capienti? Puoi far bollire le bottiglie in modo da accertarti di eliminare tutti in residui di sporco e di batteri

Se invece non hai a disposizione una pentola abbastanza capiente e sospetti che una o più bottiglie possano essere contaminate allora puoi procedere a lavarle con un pò di ipoclorito di sodio.

È inquinante e va usata con parsimonia e ti serve ad evitarti di bere acqua contaminata che ti può far male.

Cosa non fare mai:

Non tenere l’acqua di rubinetto in bottiglia per più di due giorni, e procedi con il lavaggio consigliato: con l’acqua non si scherza!

Problema:

Il piano in laminato è comodo, ma spesso si macchia ed è difficile da pulire.

La soluzione ecologica:

Sgrassatore ecologico.

⚛ Tipo di macchia:

Residui di cibo/unto.

🕝Tempo necessario:

15 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Laminato.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Sgrassatore ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Puoi sgrassare spruzzando GRINTA su tutta la superficie da pulire.

Lascia agire pochi minuti, poi passa il Panno MULTI bagnato.

Dopo averlo sciacquato e strizzato bene, puoi usare il Panno Multi per sciacquare.

La microfibra e catturerà e rimuoverà lo sporco.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare mai la candeggina!

 

Problema:

Basta una piccola distrazione tra un biscotto e l’altro eee… ops! Hai messo la teglia in alluminio in lavastoviglie, ed ora è ossidata. Ecco come fare.

La soluzione ecologica:

Acqua calda e acido citrico.

⚛ Tipo di macchia:

Ossidazione da soluzioni basiche.

🕝Tempo necessario:

15 + 30 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Alluminio.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 4 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Acqua e acido citrico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Puoi procedere in questo modo:

  1. Metti a bollire dell’acqua;
  2. versala nella teglia fino a coprire le parti ossidate;
  3. aggiungi 60 ml di Lemontrì (circa 2 cucchiai da cucina);
  4. lascia agire per 10 minuti;
  5. quando l’acqua si sarà raffreddata strofina la teglia con una spugna abrasiva che non graffi come la Evosponge.

 

Problema:

Hai la vasca idromassaggio, ma si sa, tra i vari impegni non la si usa poi tanto spesso. Come igienizzarla?

La soluzione ecologica:

Acqua calda, percarbonato e acido citrico.

⚛ Tipo di macchia:

Residui di sporco/accumulo di batteri e calcare.

🕝Tempo necessario:

15 + 30 minuti (x2) totale 90 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Resina e gomma dura.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 4 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Percarbonato e acido citrico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Spargi sul fondo della vasca due misurini di BioBianco.

Riempi bene la vasca di acqua calda, il tanto che basta per coprire le bocchette che erogano il getto idromassaggiante, all’inizio puoi usare un mestolo per aiutare la polvere a sciogliersi bene.

Quindi aziona l’idromassaggio per circa 30 minuti.

Una volta terminati i 30 minuti, svuota la vasca, sciacquala bene ed aiutandoti con un Panno Multi in Microfibra rimuovi l’eventuale sporco rimasto attorno alle bocchette.

Una volta ultimato questo passaggio, riempi nuovamente la vasca, e questa volta metti 200ml di Lemontrì.

Anche in questo caso aziona l’idromassaggio per circa 30 minuti, poi vuota la vasca e sciacqua bene.

Se necessario, aiutati con uno stuzzicadenti ad eliminare eventuali residui di calcare dalle bocchettine.

Con il primo lavaggio igienizzerai grazie all’azione biocida del BioBianco, mentre il secondo rimuoverà il calcare.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare mai la candeggina né aceto!

 

Problema:

Il pavimento in pietra è soggetto a varie intemperie, come pulire però un pavimento esterno avendo attenzione per l’impatto ambientale?

La soluzione ecologica:

Carbonato di sodio.

⚛ Tipo di macchia:

Organico.

Tempo necessario:

Dai 30 minuti.

Tipo di materiale:

Pietra naturale.

Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

 Ingredienti che puoi usare:

Carbonato di sodio.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Aggiungi 2 cucchiai di Carbonato in un secchio con tre litri di acqua e lava il pavimento.

Vista l’irregolarità della superficie, nei punti in cui ci sono macchie persistenti puoi strofinare con una spazzola.

Puoi sciacquare il pavimento con la canna dell’acqua.

 

Problema:

Il pupo inizia a fare le sue prime cosine in autonomia: la palestrina! Ma tra manine che toccano ovunque, bava e magari qualche animaletto in giro, come tenerla pulita?

La soluzione ecologica:

Igienizzante all’ossigeno attivo.

⚛ Tipo di macchia:

Organico/polvere.

🕝Tempo necessario:

15 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Sintetico e plastica.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Ossigeno attivo.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Spruzza un po’ di Usamix su un Panno Multi in Microfibra bagnato e ben strizzato.

Passa il panno su tutte le superfici, sia quelle in plastica dei sostegni (ganci e struttura se sfoderabile) sia sui peluches che non possono essere lavati in lavatrice.

Usamix è volatile, significa che non rimane sulle superfici dopo averlo passato, ma, se ti fa sentire più sicura, puoi certamente ri-passare il Panno Multi in Microfibra dopo averlo sciacquato bene e strizzato.

 

Problema:

L’ovetto entra ed esce dalla macchina, lo appoggiamo un po’ ovunque, viene toccato da tante mani, si sporca di cibo e i pupi lo sbavusciano anche un po’…

La soluzione ecologica:

Detergente ecologico all’ossigeno attivo.

⚛ Tipo di macchia:

Sporco generico/organico.

🕝Tempo necessario:

20 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Plastica/alluminio/gomma dura.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 2 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detergente ecologico multiuso all’ossigeno attivo.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Dopo aver rimosso tutte le parti sfoderabili, spruzza su tutte le superfici rigide Usamix Detergente Multiuso ecologico.

Lascia agire qualche minuto.

Quindi inumidisci un Panno Multi in Microfibra, e pulisci bene in ogni sua parte.

☑ Cosa non fare mai:
/

 

Problema:

Premetto che ci sono due tipi di cuscini in memory foam:

1. quelli di vecchia generazione per i quali è sconsigliato il lavaggio con acqua perché ne ingloberebbero così tanta da rendere difficile/impossibile l’asciugatura;

2. quelli di nuova generazione che si possono lavare a mano o in lavatrice (solitamente a 30, max 40 gradi) ma deve essere indicato in etichetta.

La soluzione ecologica:

Detersivo ecologico per bucato.

⚛ Tipo di macchia:

Normale sporco organico (pelle, polvere etc.).

🕝Tempo necessario:

30/45 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Lattice o memory foam.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 5 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Una volta individuato di quale tipo è il tuo, ecco come procedere:

1. Puoi lavarlo il lavatrice (consiglio 30 gradi) con BEIPANNI (senza esagerare).
Meglio un lavaggio non troppo lungo, evitando le centrifughe alte.

Attenzione: se dovessi vedere che il cuscino è danneggiato evita di lavarlo in lavatrice perché potrebbe disgregarsi e rovinarti la macchina.

2. Puoi prepararti una soluzione di acqua e BEIPANNI e, con l’aiuto del Panno MULTI inumidito, passarla delicatamente su tutta la superficie del cuscino.

 

 

In entrambi i casi fai asciugare bene il cuscino in una zona molto ventilata ma lontana dai raggi del sole, in orizzontale, girandolo ogni 3/4 ore.

☑ Cosa non fare mai:
Evita detergenti aggressivi e acqua troppo calda.

 

 

Problema:

Hai la vasca idromassaggio, ma si sa, tra i vari impegni non la si usa poi tanto spesso. Come igienizzarla?

La soluzione ecologica:

Acqua calda e percarbonato.

⚛ Tipo di macchia:

Residui di sporco/accumulo di batteri.

🕝Tempo necessario:

15 + 30 minuti.

👚 Tipo di materiale:

Resina e gomma dura.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 4 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Percarbonato.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Spargi sul fondo della vasca due misurini di BioBianco.

Riempi bene la vasca di acqua calda, il tanto che basta per coprire le bocchette che erogano il getto idromassaggiante, all’inizio puoi usare un mestolo per aiutare la polvere a sciogliersi bene.

Quindi aziona l’idromassaggio per circa 30 minuti.

Una volta terminati i 30 minuti, svuota la vasca, sciacquala bene ed aiutandoti con un Panno Multi in Microfibra rimuovi l’eventuale sporco rimasto attorno alle bocchette.

☑ Cosa non fare mai:
Non usare mai la candeggina!

 

Problema:

Con i bimbi in macchina qualche snack è sempre utile, ecco perché ogni tanto ti tocca sfoderare l’ovetto e pulirlo bene.

La soluzione ecologica:

Detersivo bucato ecologico.

⚛ Tipo di macchia:

Macchie organiche/pulizia generica.

🕝Tempo necessario:

35 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Poliestere/misto cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico bucato, acqua.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Metti in una bacinella di acqua qualche goccia di Beipanni (basta un cucchiaio) e metti il rivestimento in ammollo per una ventina di minuti.

Risciacqua a mano, e fai in modo che asciughi velocemente all’aria aperta.

☑ Cosa non fare mai:
Non lavare in lavatrice.

 

Se stai leggendo questo articolo è perché ti sei ritrovato nella situazione di pulire un divano non sfoderabile dalla pipì del tuo bimbo. Oppure semplicemente ti ritrovi nella situazione di pulire un divano sfoderabile da una qualsiasi macchia.

Tolto che vieterei per legge di produrre divani non sfoderabili, vediamo insieme come fare per rimuoverne lo sporco senza fare danni al nostro caro divano.

Di cosa avrai bisogno per pulire il divano:

Avrai bisogno di due ingredienti super ecologici che sicuramente avrai già in casa e di un panno:

  • Acqua calda
  • bicarbonato
  • Panno Multi in microfibra

Come pulire il divano non sfoderabile dalla pipì:

In una bacinella metti acqua calda e bicarbonato in questa proporzione: 1 cucchiaio di bicarbonato ogni 2 litri d’acqua.

Prendi il panno in microfibra e immergilo nella soluzione di acqua e bicarbonato e poi strizzalo energicamente.

Strofina il divano con il panno in microfibra ripetendo questa operazione fino a quando  non avrai rimosso la macchia.

Serve avere una piccola attenzione quando si strofina un tessuto con un panno inumidito: non lasciare i bordi della zona bagnata ben delineata. Significa che dovrai cercare di “sfumare” i bordi della zona bagnata strofinando con il panno più asciutto possibile. Più il bordo della zona umida e della zona asciutta è delineato più corri il rischio che rimanga il segno dell’acqua una volta asciutto.

Dovrai ripetere l’operazione alcune volte per vedere un buon risultato.

⚛ Tipo di macchia:

Macchia di pipì.

🕝Tempo necessario:

Circa 30 minuti (può essere necessario ripetere l’operazione).

👚 Tipo di tessuto:

Misto cotone.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Bicarbonato Pulente.

⚗ Tipo di prodotto utile:

Cosa non fare mai per pulire il divano non sfoderabile sporco di pipì

È importante non fare mai queste cose per pulire divano non sfoderabile dalla pipì di bimbo: non utilizzare detersivi aggressivi, candeggina, smacchiatori e sgrassatori. Il riuschio è quello di fare un danno ancor più grande. Se vuoi provare a usare questi prodotti ti consiglio di fare sempre una prova di tenuta del tessuto e del colore in una parte poco visibile del tuo divano.

Problema:

Arriva la bella stagione e tiri fuori la moto dal garage, ma come prenderti cura del casco integrale?

La soluzione ecologica:

Ossigeno attivo.

⚛ Tipo di macchia:

Sporco generico: sudore, pelle morta.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Cotone/spugna e parti rigide in plastica.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 1 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detersivo ecologico multiuso.

⚗ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Separa l’imbottitura dal casco.

Nebulizza Usamix sulla superficie da una distanza di circa 25/30 cm, poi strofina con un Panno Multi in Microfibra inumidito.

Risciacqua più volte il panno perché assorba lo sporco: dovrai evitare di spostarlo da un posto all’altro.

Lascia asciugare l’imbottitura all’aria aperta.

☑ Cosa non fare mai:
Non bagnare completamente l’imbottitura con acqua.

 

Macchie di crema solare o capi ingialliti dalla crema? No problem! Scopri come pulire le macchie di crema solare dai capi.

È arrivata l’estate e oggi ti voglio consigliare un trucco per una prova costume perfetta.

E se stai pensando: “Ma questo era un sito di pulizie, mo’ date anche i consigli dietetici?”

Ebbene… NO!

Voglio consigliarti un modo speciale per salvare il tuo costume preferito, a prova di crema solare e rimuovere le macchie di crema solare.

Dimmi se anche tu ti sei ritrovata in questa situazione:

Vai in spiaggia, indossi il tuo bel costume e ti spalmi la crema protettiva…

Poi ti giri e vedi una bella spataccata di olio a decorare il tuo nuovo due pezzi.

Oppure…

Dopo aver messo in lavatrice le lenzuola del mare, stenderle e ritrovarle macchiate di rosso. O ancora, capi ingialliti senza motivi…

Se ti riconosci in almeno una di queste situazioni allora questo articolo fa per te.

I PRODOTTI DA AVERE PER PULIRE LE MACCHIE DI CREMA SOLARE DAI CAPI: 

  • GRINTA (Sgrassatore Verdevero);
  • SMACCHIETTA (Sapone Vegetale Verdevero);
  • Un po’ di sole (la stella al centro del sistema solare). 🙂 

Hai capito bene, avrai bisogno dell’aiuto del sole, Tra un poco ti spiegherò perché.

PROCEDIMENTO:

  1. spruzza sulle macchie GRINTA, prima agisci e meglio è;
  2. strofina a secco con SMACCHIETTA;
  3. lascia in ammollo il capo per qualche ora;
  4. risciacqualo con abbondante acqua a temperatura ambiente.
  5. A questo punto metti ad asciugare i tuoi capi al sole per almeno una giornata.
    Vedrai che con il passare del tempo le macchie gialle scompariranno lasciando il capo del colore naturale a cui lo avevi acquistato.

ATTENZIONE ALL’ACQUA CHE USI:

L’ acqua molto dura o troppo ricca di ferro è da evitare, perché anche questa componente potrebbe far sì che il colore si trasformi da giallo ad arancione.

Quindi non usare l’acqua di casa se ha troppo ferro o troppo calcio 

COME SI GENERANO QUESTE MACCHIE DI CREMA SOLARE?

La risposta veloce è che le macchie sono causate dai residui di crema sui capi.

Ed è la verità…

Ma allora perché quando cade la crema su un tessuto a volte compaiono le le macchie e altre volte no?

Perché alcuni costumi si macchiano e altri no?

La verità è che:

La crema causa la macchia ma quei bei segni gialli possono essere anche composti da:
 
1.     Gli antimicrobici contenuti nelle fibre dei tuoi capi;

2.     I metalli pesanti delle colorazioni dei tessuti;

3.     I filtri solari contenuti nelle fibre dei tuoi costumi;

4.     Sbiancanti di precedenti lavaggi.

Ad ogni lavaggio, specie se sei abituata ad usare sbiancanti o candeggianti, lasci residui sulle fibre e questi residui fanno reazione con le creme solari.

Come vedi il tema è ampio e complesso, e solo ad analizzare le cause puoi capire che non ci sia una soluzione adatta per qualsiasi caso.

MEGLIO PREVENIRE: COMPRA CREME CHE NON MACCHIANO.

La prima cosa che puoi fare infatti è quella di acquistare le creme che dichiarano di non macchiare i vestiti.

Alcuni produttori hanno scoperto le cause di queste macchie ed hanno eliminato dalle loro formulazioni gli ingredienti che interagiscono con gli altri fattori che ti dicevo prima, e quindi le loro creme non macchiano, o perlomeno, magari non sono ancora sicure al 100% ma comunque hanno fatto un bel passo in avanti e lo possono dichiarare in etichetta.

COSA NON FARE MAI PER PULIRE LE MACCHIE DI CREMA SOLARE DAI CAPI

NON USARE LA CANDEGGINA PER RIMUOVERE LE MACCHIE DI CREMA SOLARE

A meno che tu non voglia creare un danno ancora più grande e trasformare la macchia da gialla a rossa, allora non ti sognare nemmeno di usare la candeggina (e se devo dirla tutta la candeggina inquina tanto te, la tua famiglia e l’ambiente, e a mio avviso sta bene negli scaffali del negozio). Se vuoi qualche consiglio su come sostituirla nella tua routine ti consiglio questo > articolo <

NON USARE  SBIANCANTI NATURALI PER RIMUOVERE LE MACCHIE DI CREMA SOLARE

Percarbonato e sbiancanti naturali non faranno assolutamente nulla, anzi, fissano quel bel giallo sul tessuto e non lo lasceranno mai più venir via.

I Floreali di Verdevero sono dei profumatori naturali ipoallergenici e in polvere che abbiamo ideato per profumare il bucato in modo ecologico e sostenibile.

Come ti spieghiamo qui la maggior parte dei profumatori per bucato, oltre ad essere sintetici e inquinanti per te e l’ambiente, sono la principale causa di allergie e dermatiti. 

I Floreali, invece, profumano tutta la tua casa e i tuoi abiti in modo naturale, ma non solo: puoi scegliere tu il profumo da aggiungere tra 7 profumazioni fiorite, e dosarli a piacimento, scegli tu quanto desideri profumare i tuoi vestiti! 

Vediamo adesso come utilizzarli al meglio, quali trucchetti adottare per farli profumare intensamente, cosa non fare mai e gli usi alternativi scoperti negli anni dalle nostre clienti! 

DOVE METTERE I FLOREALI VERDEVERO, OLTRE CHE NELLA VASCHETTA INSIEME AL DETERSIVO BEIPANNI

Segui questi semplici passi:

1. prendi i FloReali e spolverali bene spargendoli su tutto il fondo del cestello (Mi raccomando: non sopra e non in mezzo ai capi);

2. metti i capi nel cestello;

3. avvia il ciclo di lavaggio per un tempo minimo di 50 minuti e superiore ai 30 gradi.

LA REGOLA DEI 2/3:

Ricordati, inoltre, che per un lavaggio efficace devi seguire la regola dei 2/3.

Non devi quindi mai caricare la tua lavatrice per più di 2/3 del cestello, in modo che i FloReali possano avere spazio tra i vestiti per sciogliersi bene.

In questa maniera sei sicura di sciogliere i tuoi FloReali.

Non solo!
Questa regola è quella che ti permette di ottenere il massimo dal lavaggio: una lavatrice troppo piena non lava mai bene!

GLI USI ALTERNATI DEI FLOREALI VERDEVERO

IN ASCIUGATRICE

  1. In asciugatrice, ti basterà inserire la dose che preferisci in un sacchettino di stoffa, o un calzino spaiato.
  2. Controlla bene che non fuoriesca la polvere dalla trama, agitando e pizzicando un po’ il sacchetto/calzino.
  3. Fai un bel nodo.
  4. Puoi inserirli direttamente in asciugatrice assieme ai capi.

Puoi riutilizzare il sacchetto quante volte lo desideri, finché il profumo si esaurisce.

Una volta esaurito il profumo, puoi gettare la polvere dei FloReali direttamente nell’umido organico.

PROFUMO DI FIORI CON L’ASPIRAPOLVERE

Se vuoi che il profumo di fiori arrivi ovunque in casa tua, puoi versare un cucchiaino di Floreale sul pavimento e aspirarlo, continua poi ad aspirare normalmente: sentirai che fragranza di pulito fiorito! 

Puoi usare questa tecnica anche per profumare tappeti e divano, versandone un poco sulla superficie interessata e aspirando normalmente. 

PER LAVARE I PAVIMENTI

Quando lavi i pavimenti, versa un cucchiaino di Floreale nell’acqua calda di lavaggio, inzuppa in mocio o lo straccio e passa la tua casa al profumo di fiori! Rimarrà nell’aria per giorni. 

COME FARE SE RIMANE PRODOTTO NELLA VASCHETTA DELL’AMMORBIDENTE

Abbiamo riscontrato che, in alcuni modelli di lavatrice, mettendo il FloReale nella vaschetta dell’ammorbidente si forma un gel che non riesce a scendere.

Questo succede perché la vaschetta dell’ammorbidente non è adatta. 

Infatti:

  1. I Floreale hanno bisogno di tutto il ciclo di lavaggio per agire al meglio sui capi: il lavaggio ottimale consigliato ha una temperatura minima di 30/40° ed una durata minima di 50 minuti;
  2. Il profumo dura poco: il profumo non sarà bello persistente alla fine del lavaggio;
  3. I capi non risultano morbidi: la cellulosa del FloReale ha un effetto ammorbidente “meccanico”, significa che si gonfia e dilata le fibre rendendole più morbide.
    Se lo metti nella vaschetta dell’ammorbidente tuttavia, entra in azione troppo tardi e in questo modo i tuoi capi non hanno tempo di ammorbidirsi.

Problema:

Ci sono certi tessuti che sembrano chiamare a sé le macchie, non trovi? Ecco la tua soluzione ideale…

La soluzione ecologica:

Amido o borotalco, gomma para, detersivo per piatti.

⚛️ Tipo di macchia:

Vino.

🕝Tempo necessario:

30 minuti.

👚 Tipo di tessuto:

Pelle scamosciata.

💪 Impegno necessario:

Difficoltà 3 di 10

🍋 Ingredienti che puoi usare:

Detergente ecologico per piatti, amido di mais o riso, borotalco.

⚗️ Tipo di prodotto utile:

✅Procedimento

Assorbi con amido o borotalco la macchia vino al più presto, quindi pulisci la polvere con una spazzola.

Strofina con gomma para o gomma da cancellare.

Se la macchia persiste fai una miscela di acqua, aceto e detersivo Amanì e strofina con un spazzolino da denti.

Asciuga con Panno in Microfibra asciutto.

☑ Cosa non fare mai:

Non lasciare che la macchia si asciughi sul tessuto.